un progetto

Castelfidardo sorge in posizione panoramica, su una collina poco distante dal Mare Adriatico, tra le valli dell’Aspio e del Musone. L’origine del centro abitato chiamato prima Castrum Guicardi e poi Castrum Ficardi risale all’anno 1139 in un territorio che doveva essere stato a lungo soggetto alla città e alla diocesi di Numana. Intorno al 1340 Castelfidardo aveva circa 2000 abitanti e qualche decennio più tardi il cardinale Albornoz nelle sue Costituzioni lo classificò come terra parva, cioè piccolo comune. La sua posizione geografica, prossima a città “forti” come Ancona, Osimo e Recanati le impedì di espandersi. Nonostante ciò, Castelfidardo ha sempre potuto contare su un’economia fondata su attività come le fornaci e la raccolta e la vendita degli stracci, oltre che sul legname prodotto dalla selva e sulle tradizionali risorse agricole. Nel 1863, un giovane di Castelfidardo, Paolo Soprani, apriva una fabbrica di organetti. Secondo una ricostruzione posteriore, sembra che un pellegrino austriaco di ritorno da Loreto abbia fatto sosta in una casa di contadini di nome Soprani nei pressi del centro abitato. Portava con sé un organetto di recente fattura e un ragazzo della famiglia volle smontarlo per poi ricostruirne uno simile. Leggenda o realtà, iniziò così la gloriosa storia della fabbricazione degli strumenti musicali a Castelfidardo. Vi fu infatti, grazie alla perizia tecnica e al genio di Paolo Soprani, una evoluzione dal primitivo organetto a uno strumento a mantice sempre più complesso, in grado di riprodurre una gran quantità di suoni. Questo strumento è la fisarmonica.